DALL’1 AL 10 SETTEMBRE

IL FAVOLOSO VIAGGIO NELLA PIETRA D’AURISINA
VERSO “KAMEN – MUSEO DIFFUSO DELLE CAVE E DELLA PIETRA DI AURISINA / MUZEJ NABREŽINSKEGA KAMNA IN KAMNOLOMOV
UNA SOLA VIA, UNA FORMA SOLA – L’UNITA’ DEL TUTTO
Laboratori e residenze di scultura contemporanea

Presso le aziende Marmi Cortese e Andrea Mervic Scalpellino Artistico, in collaborazione con ZENITH C di Aurisina / Nabrežina
Ideazione Maddalena Giuffrida e Fabiola Faidiga
Cura Eva Comuzzi
Maestri scultori Edi Carrer, Alberto Fiorin
Studenti/artisti in residenza Beatrice Riva, Irene Ambrogi, Vanessa Carlesso, Žiga Dobrovoljc, Nadežda Golysheva, Luka Harej
In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, Istituto tecnico professionale di Sesana “Srečko Kosovel” – sezione disegno in pietra / Šolski Center Srečka Kosovela – Sežana (Slovenia) e il Prof. Matej Perčič, Comune di Duino Aurisina – Devin Nabrežina, SKD “Igo Gruden” – Aurisina, Liceo Artistico Max Fabiani di Gorizia – Sezione scultura, Hangar Teatri – Progetto Be@ Generation con Alessandro Burbank.
Con il particolare contributo della Fondazione Pietro Pittini

Opere visibili nella passeggiata del 10/09

e inaugurazione 29/10 presso Il Tunnel della Pietra – Portopiccolo Sistiana (TS)

IL FAVOLOSO VIAGGIO

RESIDENZE E LABORATORI DI SCULTURA TRANSFRONTALIERI
“VERSO IL MUSEO DIFFUSO DELLE CAVE E DELLA PIETRA DI AURISINA”

UNA SOLA VIA, UNA FORMA SOLA – L’UNITA’ DEL TUTTO

1 – 11 SETTEMBRE 2022

a cura di
Eva Comuzzi
ideazione
Fabiola Faidiga e Maddalena Giuffrida
in collaborazione con
Comune di Duino Aurisina – Devin Nabrežina
SKD “Igo Gruden” – Aurisina
Šolski Center Srečka Kosovela Sežana
Accademia di Belle Arti di Venezia
Liceo Artistico Max Fabiani di Gorizia – sezione scultura
e le aziende marmifere di Aurisina Cave
Marmi Cortese e Andrea Mervic Scalpellino Artistico, in collaborazione con ZENITH C
Le aziende forniranno gli scarti di lavorazione della pietra di Aurisina e una parte di capannone dove poter scolpire.

Studenti/artisti in residenza: 4 studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia / 2 studenti della Šolski Center Srečka Kosovela Sežana: Beatrice Riva, Irene Ambrogi, Vanessa Carlesso, e Nadežda Golysheva (ita), Žiga Dobrovoljc e Luka Harej (slo) .

Il progetto gode di una particolare attenzione da parte della Fondazione Pietro Pittini

PRESENTAZIONE
Il progetto nasce dal desiderio di dare continuità sia alla ricerca sulla Pietra di Aurina che alle collaborazioni e laboratori di scultura presso le Aziende marmifere “Andrea Mervic – scalpellino artistico” e “Marmi Cortese”, in collaborazione con ZENITH C, il Comune di Duino Aurisina, il Circolo Culturale Sloveno “Igo Gruden”, il “Šolski Center Srečka Kosovela Sežana (Slo) – Istituto tecnico professionale di Sesana “Srečko Kosovel” – sezione disegno in pietra”, l’Accademia di Belle Arti di Venezia, il Liceo Artistico Max Fabiani di Gorizia /Sezione scultura.
Il percorso artistico sarà curato dalla critica d’arte Eva Comuzzi e dagli artisti/scultorimaestri Edi Carrer e Alberto Fiorin, invitati quali tutor.
In un’ottica transfrontaliera, sei studenti rispettivamente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e della Šolski Center Srečka Kosovela Sežana, verranno ospitati per undici giorni sul territorio di Duino Aurisina.

TEMA: UNA SOLA VIA, UNA FORMA SOLA – L’UNITÀ DEL TUTTO
Quest’anno lo spunto principale delle Residenze nasce dalle osservazioni fatte nell’ambito dell’articolata poetica di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975). Il laboratorio è finalizzato a sviluppare, attraverso la forma della pietra e il gesto scultoreo, la riflessione sulla Poesia in forma di rosa, articolata e complessa opera di Pier Paolo Pasolini.
La rosa, archetipo per Jung della Grande Madre, racchiude numerose e contraddittorie metafore in bilico fra desiderio e frustrazione, ragione e sentimento, sensualità e colpa, in un lungo e doloroso viaggio alla ricerca di rigenerazione e dell’unità del tutto.
Vista la tematica, viene chiesto agli studenti in residenza di realizzare un’opera partendo dai frammenti di lavorazione presenti all’interno dei laboratori, aprendo così a riflessioni inerenti alla definizione di scultura oggi e a quanto la sua concezione sia mutata nel corso dei secoli.

Estratto / “Poesia in forma di Rosa” di Pier Paolo Pasolini – 1964
Basta staccare un petalo e lo vedi.
Rosso dove doveva essere bianco,
o bianco dove doveva esser giallo, come
volete: e questo per tutta una vita,
che, per fatalità, consente UNA
SOLA VIA, UNA FORMA SOLA.
Come un fiume, che – nel meravigioso
stupefacente suo essere
quel fiume – contiene il fatale
non essere alcun altro fiume.

Un ulteriore motivo di riflessione è l’esempio dell’impegno civile di Pier Paolo Pasolini a tutela del borgo di Chia (VT), dove visse nell’ultima parte della sua vita; l’artista racconta nel docufilm La forma della città, come “le umili stradine devono essere difese con lo stesso rigore con cui si difendono le opere d’arte di un grande autore”. Il tema della cura ci porta dunque a riflettere sui concetti del recupero e della sostenibilità e si collega a sua volta alla scelta di lavorare con gli ‘scarti’ della lavorazione della pietra. Il progetto delle Residenze e dei Laboratori di Scultura Transfrontalieri si veste di un valore multipolare: sociale, culturale ed economico ed è parte integrante del processo di valorizzazione del territorio del Comune di Duino Aurisina e della futura realizzazione del Museo Diffuso delle Cave e della Pietra di Aurisina, nell’ambito del Geoparco del Carso.

link / Pier Paolo Pasolini

https://en.wikipedia.org/wiki/Pier_Paolo_Pasolini
https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Paolo_Pasolini
http://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/

MAESTRI / ARTISTI E CURATRICE:

EDI CARRER (1974, Pordenone, vive e lavora a Buia) | Ventenne intraprende un percorso artistico attraverso la pittura. Nel 1996 iniziano le prime esposizioni, collettive di pittura e incisione, mentre prosegue la ricerca di una nuova forma espressiva. Nel 1998 affronta anche la terza dimensione, scegliendo inizialmente il legno per poi passare definitivamente al marmo. Dal 1999 partecipa ai vari simposi internazionali di scultura e a numerose esposizioni di arte contemporanea nella sua regione e nei paesi limitrofi.
Nel 2012 è tra gli artisti selezionati per la rassegna Sculpture by the sea in Australia. È chiamato a realizzare diverse opere monumentali sia in Italia, come nel caso della scultura collocato presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Udine e quella nel Principato del Liechtenstein. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

ALBERTO FIORIN (1967, Venezia; vive e lavora ad Aviano) | Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, corso di scultura nel 1987 partecipa ad un corso di formazione professionale per “Scultore Esecutore”, svoltosi presso il laboratorio di scultura S.G.F. a Torano (MS), nel quale l’artista continuerà a collaborare saltuariamente come assistente di alcuni scultori per la realizzazione di opere in marmo. A fine 1988 vince una borsa di studio di due mesi all’Accademia di Belle Arti di Monaco. Nel 1994 inizia un corso di specializzazione presso la Stadtliche Akademie Den Bilden Den Kunste di Stocarda nella classe del professor G. Spagnulo. Terminati gli studi nel 1996, si trasferisce ad Aviano (PN), dove, insieme alla moglie Seung-Hee Baik, lavora nel proprio studio di scultura e restauro, coltivando una ricerca artistica che va dall’astratto al figurativo su statue e dipinti. “Dare un riscontro fisico alle idee significa cercare risposte, porre in essere quanto si sviluppa mentalmente; tracciare un profilo pratico partendo dalle idee astratte per confutarne l’aspetto la loro concretezza, per capirne i limiti. Agire, produrre degli oggetti risponde alla necessità di praticare la realtà, di sperimentarla di portarla ad un livello metalinguistico.”

EVA COMUZZI: storica dell’arte e curatrice | Lavora per diversi anni alla Galleria d’Arte Contemporanea di Monfalcone, specializzandosi nell’operato delle giovani generazioni. Al termine di questa esperienza, fonda NASAC (Nuova Accademia delle Arti Storico-Artistiche Contemporanee), progetto itinerante e trasversale che ha lo scopo, attraverso delle lezioni aperte a tutti e mostre d’arte di far conoscere e divulgare le arti e la loro connessione con le altre discipline. A questo proposito, nel 2015 e grazie alla collaborazione con l’istruttrice di yoga Erika Ciani, svolge workshop di arte e yoga e yoga, simboli e sacramenti dove, alla parte teorica si unisce quella pratica. Dal 2009 segue i corsi di bioenergetica e Cabala e Tarocchi di Emanuele Mocarelli e Antonino Maiorana, preziosa fonte di integrazione nel suo percorso di studi. Ha seguito i seminari della psicoanalista Marina Valcarenghi Fra gioia e Dolore, La necessità del male e Astrologia Psicosomatica tenuto da Lidia Fassio. Nel 2014 e 2016 viene selezionata in due università estive presso il Centre Pompidou e la Kent University, di Parigi. Sempre nel 2016 interviene al Workshop Animal Space, Antropocene, Aerocene, con l’artista Tomás Saraceno, in residenza presso Villa Manin di Passariano nel contesto di Rave. Nel 2017, tiene una conferenza durante il mese della cultura italiana presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Sarajevo dal titolo Contaminazioni crociate. Patrizia Moroso e il MOROSO Concept for Contemporary Art. Ha collaborato con l’Ambasciata Italiana e l’Ars Aevi Museum di Sarajevo, ArtVerona e MOROSO. Attualmente collabora con diverse associazioni e gallerie private e scrive per le riviste exibart e artribune. È curatrice, per l’anno in corso, della mostra dei Borsisti della Fondazione Bevilacqua La Masa, presidente del Premio O.R.A., dell’Associazione Vivere l’Accademia e docente di Cromatologia presso l’ABAUD di Udine.